A novembre sembrava già una notizia clamorosa quella che un pastore tedesco, per la precisione Gunther il cane più ricco del mondo, avesse lasciato senza parole la popstar americana Madonna. Sì avete sentito bene. Come? Vendendo la sua favolosa proprietà di Miami, ex-villa della Material Girl, a oltre 30 milioni di dollari realizzando una super plusvalenza! Una notizia bomba che ha infiammato la stampa internazionale e che ha mobilitato grandissime testate come il Times, il Post, Forbes.
La storia si sta ripetendo e punta ancora più un alto.
Il Gunther Group, trust che sfiora il miliardo di dollari, che si prende cura e segue gli investimenti della dinastia Gunther, capitanato dal brillante farmacologo Maurizio Mian, ha deciso ora di formulare un’importante offerta per rilevare la maggioranza di Fenice Srl, società titolare dei diritti del brand Chiara Ferragni.
L’idea subito avallata, partita da Stefano Cigana, public relation officier della dogstar già definito “guru della comunicazione strategica” da mostri sacri quali New York Times e Washington Post, arriverà presto sul tavolo della celebre imprenditrice.
Chiara Ferragni alla ricerca di un fondo “growth capital” per la crescita del proprio marchio: una news del genere non poteva non giungere all’orecchio sopraffino di Gunther e del suo team globale mega-capitalizzato.
Influencer VS Dogstar: Chiara Ferragni in difficoltà? Arriva Gunther con la “vitamina miliardaria”
Come evidenziato da Il Sole 24 Ore, Fenice Srl registra ancora numeri da start-up con un fatturato sì da 1,19 milioni, ma con perdite che ammontano a ben 3,4 milioni. Anche per questo la diva nostrana ha scelto di vendere sino al 66% delle quote, per giungere in un secondo momento ad una governance a lei più favorevole.
Ai bilanci negativi di 2019 e 2020, quelli del 2021 dovrebbero essere migliori, partendo da circa 5 milioni di fatturato. Anche se come riportato dall’Huffpost, i ricavi di Fenice raggiungerebbero in realtà i 26 milioni di euro. Un dato che però si riferisce solo all’indotto tramite royalties, derivate dai prodotti con licenza Chiara Ferragni.
Un mondo, quello delle licenze, che la giovane influencer sta seguendo con forza e determinazione, basti pensare alle recenti collaborazioni con Moschino, Morellato, Safilo, Pigna, Mofra, Douglas, solo per citarne alcune.
Un mondo che si eleva a universo luxury del licensing quando parliamo del background e delle sinergie già attivate dal gruppo Gunther. Insediato nelle principali location da sogno e metropoli come: Miami, Dubai, Monte Carlo e le Bahamas.
Il trust, oltre a un’immensa disponibilità economica, finanziaria e immobiliare, può vantare infatti su un consolidato posizionamento tra il top del jet-set mondiale.