Che cos’è? La differenza tra pubblico, brand community e onlife community
Con la diffusione dei social network il termine “community” è ormai entrato sempre di più nel linguaggio. Possiamo definirlo come un potente strumento di marketing in grado di far dialogare i suoi membri direttamente con il brand e soprattutto tra di loro, in modo del tutto libero. La community sposta quindi la comunicazione aziendale da unidirezionale a multidirezionale. Una vera rivoluzione.
Entrando più nello specifico, il Pubblico è il classico target su cui abitualmente le aziende sparano le loro promozioni. Persone che non possono però essere definite veramente un gruppo, in quanto i suoi componenti sono di fatto separati gli uni dagli altri.
Una Brand Community è sostanzialmente una community online costruita su argomenti condivisi, senza limiti spazio-temporali, basata su una relazione sociale tra i consumatori e i fan di un brand.
L’Onlife Community supera invece la soglia dell’online, unendolo all’universo opposto. Il termine “onlife”, neologismo del filosofo dell’informazione Luciano Floridi, indica l’abbraccio tra reale e virtuale, online e offline. La nostra attuale condizione in cui tutto è interconnesso. Una community composta da autentici Member di un network attivo e produttivo.
L’importanza di creare community
Numerosi studi dimostrano che l’80% delle imprese crede di offrire ai propri clienti un servizio di qualità, tuttavia solo l’8% della clientela conferma questa impressione. Questo gap evidenzia, senza ombra di dubbio, quanto sia urgente sviluppare skills di Community Management.
Perché è utile quindi per un’azienda adottare una community strategy? A cosa serve veramente?
- crea senso di appartenenza;
- aumenta l’engagement e moltiplica la portata mediatica;
- rafforza Brand awareness e Brand image;
- migliora il rapporto tra le persone e i brand;
- i clienti si trasformano in promotori e ambasciatori del brand;
- aumenta le conversioni;
- migliora il brainstorming con l’apporto di nuove idee.